MATRIMONIO IN COMUNE -NON SPOSARE UNA FEMMINISTA 2- NON TI STAI SPO SANDO BIANCANEVE, MA GRIMILDE

NON TI STAI SPOSANDO BIANCANEVE, MA GRIMILDE

NON TI SPOSARE UNA FEMMINISTA

femminismoIl femminismo è il movimento sociale, più antiantropologico, che ci sia mai stato nell' umanità, infatti, sovverte l' ordine familiare, frantumandone l' istituzione.
L'ideologia, di cui si parla, mette al centro, la donna, in quanto tale; tutto il resto, per il femminismo, viene dopo; figli e famiglia, sono surclassati dalle ambizioni personali della donna: che  si muove solo per sè stessa. In questo senso, il femminismo è egoismo, eretto a diritto.

Tra l'altro, è un errore pensare che il femminismo sbagliato, sia solo quello radicale, il femminismo è un corpo unico, è  solo nelle modalità in cui opera, che è differente.
La questione è che il femminismo, essendo, come abbiamo detto, antiantropologico , o si adatta o muore subito .

Non a caso il femminismo moderato, attraversa i decenni e ottiene.
Il femminismo estremo, invece, ha il fiato corto, ma apre la pista a quello moderato; come tutti i radicalismi, però, ha sempre un difetto ineludibile, irrita le masse e le spinge inevitabilmente alla difensiva.
Per questo, la manifestazione di tutto il  male ideologico che ha in sè   il femminismo, è massimo solo quando si spinge all'estremo,
dopo, il femminismo radicale deve ritornare dormiente, altrimenti muore anche quello moderato; questo  perché, soprattutto nel caso di guerra aperta fra generi, il primo a essere chiamato istintivamente in campo  è l'orgoglio,  e l' uomo può sopportare di essere raggirato dalla docezza della seduttrice, ma non sopporta di essere affrontato a viso aperto e quindi, diventa più restio a essere manovrato.
In questi periodi di massima manifestazione femminista, paradossalmente, il femminismo è più debole, perché sveglia molti uomini.
Chi è lucido vede, subito, infatti, che il femminismo radicale è, intrinsecamente, dissennato;  perché non ha il senso del domani, è contro la famiglia ed è per l' aborto, quest'ultimo particolarmente distruttivo per l' umanità.
Ovviamente, ogni lotta, deve darsi delle motivazioni  per persuadere le masse e dare il senso al proprio esistere, ma anche le cause 
del femminismo, dal punto di vista storico, non si reggono. La vulgata dell' uomo, nei secoli privilegiato sulla donna, ha vita breve nella riflessione della persona di buon senso.
Che società patriarcale oppressiva è quella società, che tiene lontana la donna lontana dai pericoli di morte, mutilazione o tortura che la guerra porta in sè, e manda gli uomini a subirne tutte le conseguenze?
E che tipo  di oppressione  sarebbe quella fatta da una società  che manda  l'uomo a lavorare ( in fabbrica o in miniera) per garantire il sostentamento a una madre che sta crescendo i propri figli?
Evidentemente, la tesi del patriarcato, non regge.
Ma la narrazione femminista ci ha convinto del contrario.
Quello che poi accade accade all' interno della famiglia è un discorso specifico che può variare da realtà a realtà.

Anzi , se proprio dobbiamo dirla tuta, nel mondo ateo è il mal di testa di Lisistrata che governa l'uomo.
Ricordo in una discussione sulle attitudini specifiche dei generi, che alle mie obiezioni sulla bravura a prescindere delle donne in un campo specifico, l' interlocutrice, senza porsi tanti problemi, mi disse che sperava che mia moglie non me la "desse" a tempo indeterminato finchè non avessi cambiato idea. Si può dire tutto sulla persona in questione, ma non che non fosse stata, in quell' occasione, trasparente. Diciamo che l'arma di ricatto più comune delle mogli per ottenere quello che vogliono è spesso quella, il problema sorge con il passare degli anni quando con l'avvicinarsi della menopausa , i desideri sessuali diminuiscono per la donna e quindi la moglie per poter ottenere gli stessi risultati o deve perennemente urlare o deve atteggiarsi a offesa rendendo il clima familiare pesante e irrespirabile.

Tornando alla questione del matrimonio è bene sapere che non è il femminismo "estremo" quello che deve preoccupare l' uomo che si sta sposando: la femminista radicale, probabilmente, nemmeno vuole sposarsi e né tantomeno per i suoi modi risulta attraente per un uomo.

Ma è la femminista "moderata" che si sposa e riesce che in maniera sottile e sistematica sovvertire, da moglie, i ruoli famigliari.



LA LUSSURIA PRODUCE POSSESSO E VIOLENZA